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Santuario di Puianello

Dedicato alla Madonna della Salute

E' considerato da molti uno dei luoghi più meravigliosi della nostra provincia ed infatti per chi ama santuari disperi nel verde, passeggiate tranquille e paesaggi incantevoli è il posto giusto. Una delle frazioni, potremmo dire località, più piccole delle nostre colline, sotto il vasto comune di Castelvetro. E seppur sia composto da meno di una decina di edifici, grazie al suo santuario e al suo panorama è vistato annualmente da tanti turisti e pellegrini. Una storia singolare quella di Puianello, con una comunità di qualche decina di abitanti, che è riuscito ad elevarsi a meta turistica.

Storia

Il luogo più importante di questa località che secondo la ricostruzione più condivisa dagli studiosi, sarebbe stata eretta a seguito della terribile peste del 1630-1631 che si abbatté sul modenese. Il primitivo Santuario però non si trovava dove si situa quello attuale, ma spostato verso la Croce, nel punto a maggiore altitudine di tutto il territorio di Castelvetro (447 m s.l.m.), ma non ebbe lunga vita.

Infatti andò in breve tempo in rovina, e bisogna attendere il 26 Aprile 1716 per vedere la prima pietra posta alla base del nuovo Santaurio ad opera della nipote ed erede del conte Ugo Rangoni, Teresa Rangoni, che fece costruire il nuovo edificio in memoria dei suoi antenati e per devozione alla Madonna. Teresa fu così devota a questo progetto che fece spendere alla famiglia Rangoni cifre esorbitanti per un santuario immerso nel nulla e infatti nulla si risparmiò, tanto che gli stessi mattoni vennero probabilmente cotti sul posto.

Esterno

La facciata, in cotto, di linee semplici, nella parte centrale, è divisa in due scomparti quasi quadrati, sormontati dal timpano, fiancheggiati da due corpi laterali più bassi e più stretti, corrispondenti alla Sagrestia della Chiesa e alle abitazioni dei Padri.

Un semplice portale e una finestra rettangolari si aprono sulla facciata; quest'ultima è stata recentemente ornata da una vetrata policroma in cui è raffigurata la Madonna della Salute.

Sul timpano è posta una croce di ferro. Un tamburo circolare, internamente cupola, si eleva sul tetto, quasi al centro del Santuario, sormontato da una grande croce doppia illuminata e visibile anche in lontananza. Due campanili s'innalzano, ai lati del presbiterio: hanno forma rettangolare con guglia centrale sopraelevata, contornata alla base da quattro gugliette ornamentali.

Interno

L'interno è barocco, con pianta a croce latina. Entrando in chiesa, si è immediatamente colpiti dal dipinto della "Madonna della Salute", posto sopra l'altare maggiore entro cornice ornata in oro, con a fianco due angeli che sorreggono una corona sul capo della Vergine: sulla cornice di legno dorato, il motto: "Salus nostra in manu tua" "La nostra salvezza nella tua mano". Da qui la denominazione "Madonna della Salute". Il dipinto, ad olio su tela, rappresenta la Madonna, a mezzo busto, con in braccio il Bambino Gesù; entrambi hanno sul capo una corona d'oro.

La decorazione delle pareti e della Cupola della Chiesa è opera del bolognese Giovanni Lambertini chiamato a questo lavoro nel 1934 dal Can. Gaetano Nava, arciprete di Levizzano Rangone, da cui dipendeva il Santuario.

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